ALn.668 sui binari minori

Il progetto "668" nato in casa Fiat ha notoriamente conquistato le nostre ferrovie sin dalle prime prove con i prototipi della serie 1400. La costruzione delle varie serie ha abbracciato un arco di 30 anni e una quantità di unità pari a 744 divise fra le varie serie e aggiornamenti tecnologici fino alla nascita della 663 che riprende molti componenti meccanici delle progenitrici. Sicuramente di minor impatto fu l'uscita delle unità Breda che dopo i successi nella trazione leggera dei decenni precedenti abbandonerà il settore dopo le sue "serie 2400", solo 40 unità costruite fra il 1959 e il 1964.

Il successo della filosofia 668 - motore di derivazione automobilistica, cassa autoportante con porte centrali, intercomunicante frontale, componentistica standard - catturò l'attenzione da subito di molte ferrovie concesse italiane, che osservavano con attenzione le prove in corso con i prototipi 1401 - 1403 e successivamente con l'unità 1901 della nascente serie 1900. E' un caso a parte l'acquisizione di cui parleremo più avanti delle due unità Fiat con carrelli sperimentali da parte della FSF.

Vediamo ora quali e quante automotrici sono entrate in servizio sulle nostre concesse, in ordine temporale.

La prima ferrovia a dotarsi di 668 fu proprio la Ferrovia Suzzara Ferrara FSF, che doveva assolutamente modernizzarsi eliminando le ultime vaporiere ancora in servizio e con la previsione di pensionare anche alcune serie di Littorine acquisite di seconda mano da FS dopo la guerra. Furono per cui costruite 6 unità fra il 1959 e il 1960 simili in tutto e per tutto alle coeve 668 serie 1400 delle FS, numerate ALn.668.05-10 (foto 03, 04 e 05). Uniche modifiche visibili per queste macchine era la ristrettezza dell'intercomunicante frontale, peraltro privo di mantice, pensato solo per il passaggio del personale e non dei viaggiatori e la presenza di ingombranti carenature sui lati a coprire carrelli e sottocassa. Vennero fornite nella stessa livrea che le FS avevano deciso di adottare: beige pergamena e verde lichene con maschere frontali in verde vagone. Questo proabilmente per ragioni di risparmio sulla fornitura. Con queste macchine la FSF ha egregiamente assolto i suoi servizi e ancora oggi queste ALn fanno parte del parco attivo. A fine anni '80 vennero ricolorate nella nuova livrea FSF argento e azzurro e da sempre sono entrate in composizione ai famosi treni Freccia Orobica fra Bergamo, Brescia, Cremona e Pesaro. Solo la 08 è stata ricolorata nei colori bianco, rosso e verde della nuova livrea FER, società nella quale è confluita la FSF. Nello stesso anno vennero consegnati anche 5 rimorchi del tutto simili a quelli per 668.1400 di FS, qui classificati Ln.664.25-29.

Un'altra società abbisognava di ammodernare il proprio parco mezzi eliminando le ultime vaporiere e le antiquate littorine ricostruite su unità FS danneggiate dalla guerra: la SNFT, esercente della Brescia-Iseo-Edolo. Contrariamente a FSF questa società si rivolse alla Breda, dopo aver valutato le prestazioni delle prime unità serie 2400 FS già in esercizio. Nel 1960 vennero consegnate 4 unità - nn° 111-114 (foto 06) - del nuovo gruppo An.68. Rispetto alle unità FS anche qui assistiamo ad alcune modifiche nell'allestimento della cassa: mancanza di mantici anteriori e piccole porte, nonchè l'aggiunta di cancelletti pieghevoli stile carrozza a terrazzini, in modo che fosse possibile creare la continuità di passaggio fra la An e un'eventuale rimorchio costituito da vecchie carrozze a 2 assi adattate. Questo in attesa che terminassero le consegne di 14 nuovi rimorchi (ABDU.32 e AB.68) sempre da parte di Breda. Anche queste 4 unità inoltre avevano una carenatura inferiore, perduta nel corso degli anni '80 con l'ultima revisione generale effettuata. Le unità 111 e 113 non sono mai state revisionate e sono anzi state demolite nel 1992. Le unità 112 e 114 hanno lavorato lungo la linea della Valcamonica fino al 1994 e giacciono ora accantonate ad Iseo. Queste 4 macchine sono le uniche rappresentanti Breda nel parco delle concesse, da qui in poi tutte le serie successive che vedremo sono infatti di costruzione Fiat.

All'inizio degli anni '60 la SATTI, esercente la linea Canavesana da Settimo Torinese a Pont e Castellammonte, ordinò ben 10 automotrici, del tipo 1400 FS, che vennero consegnate nel 1962 e immatricolate come ALn.668 D.1-10 (foto 07 e 08). La necessità di incrementare i servizi sulla linea e di pensionare il parco di vecchie ALn.40 comprate dopo l'uso FS direttamente dalla Fiat impose l'ordine di queste macchine, che sono rimaste in condizioni originali più a lungo di altre. Anche qui abbiamo porta intercomunicante ristretta, mancanza di mantici e carenatura inferiore, mantenuta fino a tutti gli anni '90. Lungo la linea del canavese le nostre ALn hanno prestato servizio egregiamente, in composizioni di 3 unità in comando multiplo o con alcuni rimorchi intercalati, rimorchi consegnati sempre da Fiat nel 1962 in 7 unità, del tutto simili ai Ln.664 FS serie 1400. Dopo la fusione di SATTI e FTC nel gruppo GTT queste unità hanno iniziato a viaggiare anche sulle linee FS dove GTT effettua servizio passeggeri, fino a Chieri. A partire dal 2003 3 unità sono state revisionate, con nuovi interni, nuovi gruppi ottici e una nuova livrea nei colori GTT. Sono attualmente impiegate sulla tratta Rivarolo-Pont e in qualche coppia di treni studenti da Torino.

Un anno dopo - nel 1963 - vengono consegnate due unità sempre assimilabili alle 668.1400 FS, numerate ADn.601 e 602, per la mitica Società Veneta SV che le assegna subito alla linea Parma-Suzzara (foto 09). Queste due macchine - con le stesse modifiche viste finora - hanno sempre vissuto su questa linea di pianura, anche dopo la cessazione della Veneta e la creazione della FPS. I colori son rimasti sempre quelli gloriosi della SV: panna, blu e fasce rosse, fino a che la FPS non è confluita nella FER. Da quel momento sono state assegnate al DL di Bologna Roveri e sono nei nuovi colori "bandiera", numerate ora ALn.668.601 e 602.

Nel 1970 la Fiat realizza due unità (foto 10) per propri scopi con cassa completamente diversa da tutto quanto fatto finora e con carrelli a collo di cigno basati sui disegni per il futuro ETR.401 Pendolino. La prima unità viene anche equipaggiata con un modulo di sedili collegato ad un primitivo dispositivo di pendolamento, in modo da testare la filosofia dell'inclinazione in curva che verrà poi applicata a tutta la famiglia di ETR pendolanti.  La cassa presenta due strette porte a due ante alle estremità e due frontali avvolgenti con vetri ricurvi e ricasco del tetto ugualmente curvo, in modo da inglobare in un unico disegno estetico anche le porte frontali che finalmente vanno a nascondere il mantice dell'intercomunicante. La prima delle due unità viene anche formalmente immatricolata presso FS come ALn.668.1999 ma non farà mai servizio aperto al pubblico. Dopo l'uso sperimentale la 668.1999 viene venduta alla FSF insieme ad una seconda unità mai immatricolata presso FS. I colori vengono cambiati nel classico schema beige pergamena e verde lichene, cancellando lo schema provato proprio su questa macchina con uso del blu, del bianco sporco e del baffo rosso; schema che verrà poi applicato a tutte le ALn fino all'avvento del monotono xmpr. Le due macchine sotto la FSF vengono numerate ALn.668.11 e 12 e utilizzate intensamente soprattutto con i servizi diretti e con la Freccia Orobica. Ora sono ancora nei colori argento e azzurro della FSF, nonostante la gestione FER.

Nel 1971 una sola unità esce dalla Fiat a favore di società extra FS: la ALn.668.1009, assimilabile alle 1700 FS, allora in costruzione, destinata alla linea Ferrara-Codigoro delle FP (foto 11). L'automotrice è in tutto e per tutto identica alle macchine FS, dalle marmitte sul tetto agli interni. Solo la livrea cambia: sfondo grigio e baffi e fasce in verde scuro. All'unica unità seguono due rimorchi, marcati Ln.880.306 e 307. Questi sono dotati di una sola cabina di guida e rappresentano gli unici due rimorchi di questo tipo costruiti da Fiat. Gli ultimi rimorchi per automotrici di FS sono stati gli Ln.882 dedicati alle più vecchie ALn.668.1500. L'unità è ancora nei colori originali - eccetto un paio di bande giallo e blu sui lati - ed effettua servizio lungo la linea originaria, nonostante la fusione di FP in FER. Nello stesso anno è d'obbligo registrare anche la consegna a FSF di un singolo rimorchio con cassa simile alle 668.1800 FS, marcato Ln.882.30.

Sono invece 7 le macchine fornite alla FTC Ferrovia Torino Ceres, nel 1972 (foto 13). Classificate ALn.668 M.001-007, sono anch'esse cugine delle 668.1700 FS. Queste ALn presentano alcune modifiche rispetto alla cugina precedente della FP: intercomunicante a porta singola e ristretto rispetto al normale e maggiore potenza (2 motori da 147 kW in luogo dei 114 kW in casa FS) atta a superare le pendenze della linea montana da Germagnano a Ceres. Colorate in un vivace grigio chiaro e arancione, vengono consegnate insieme a 6 rimorchi pilota siglati Ln.882 R.1-6. Sotto la gestione FTC hanno aiutato a pensionare il vecchio sistema a 4000Volt con il materiale annesso, risalente agli anni '10 e '20. Durante i lavori di rielettrificazione erano gli unici mezzi a circolare sulla linea, insieme ai 341 noleggiati da FS. Dopo la fusione di FTC con SATTI in GTT queste automotrici hanno cominciato a circolare indifferentemente sulle due linee torinesi (Ceres e Canavesana) oltre ad effettuare i servizi su FS fino a Chieri. Sono attualmente usate con treni studenti fino a 4 pezzi, oltre ad alcune corse sulla Canavesana in orari di morbida.

Nello stesso anno Fiat costruisce due unità ancora per la Società Veneta. Sono le ADn.603 e 604 (foto 14,  15 e 16) e sono praticamente identiche alle precedenti unità FTC, salvo la minor potenza, identica a quella delle macchine in costruzione per FS: 2 motori da 114 kW. Le due nuove automotrici vengono provate appena uscite di fabbrica proprio lungo la linea di Ceres, così come accadeva frequentemente allora per i mezzi usciti da casa Fiat. Colorate in panna e blu e successivamente con bande rosse hanno sempre prestato servizio sulla linea Bologna-Portomaggiore - dove hanno permesso di accantonare le ultime MAN ancora in servizio, anche durante i tantissimi cambi di gestione post SV: attraverso TraRo, Suburbana, FBP e poi FER. FBP ricolora le sue unità in un nuovo schema argento, blu e giallo e la ADn.604 ne beneficia. Poi arriva la FER che  assegna i nuovi numeri ALn.668.001 e 002. I colori e i servizi però sono ancora i medesimi.

Fra 1976 e 1977, mentre Fiat sta costruendo le 162 unità delle serie 1000 e 1900 per FS, escono 4 automotrici per le FP di Ferrara che riprendono per ragioni di economia tutti gli equipaggiamenti e l'aspetto delle macchine dello stato (foto 17). Stessa potenza, già vista, ma cassa rinnovata. Infatti con queste due nuove serie, FS inaugura il nuovo design dell'automotrice italiana, tutto sommato mutuato dai protipi del 1970 poi finiti su FSF: frontale più alto ma ricurvo ad inglobare gli intercomunicanti, nascosti da due porte ad anta, carreli a collo di cigno. Su queste due serie la ormai classica porta centrale viene sostituita da due mezze porte paracentrali. Così anche sulle 4 ALn FP. Sono le ALn.668.1010-1011 del 1976 e le ALn.668.1012-1013 del 1977. Le prime due macchine hanno delle caratteristiche nervature sulle fiancate della cassa, costruita con acciaio più leggero e quindi così irrobustite. Un esperimento che non ha seguito, infatti ne' FS ne' FP acquisiranno altre automotrici così allestite. Insieme a queste 4 unità arrivarono anche 4 rimorchi (Ln.880.308-309 e 310-311) con le stesse caratteristiche delle rispettive ALn: i primi due presentano infatti la cassa con nervature.

La quantità più consistente di automotrici viene consegnata da Fiat nel 1978. Le Ferrovie del Sud Est FSE hanno infatti ordinato ben 15 ALn.668, che verranno immatricolate come Ad.31-45 (foto 18). Insieme a queste macchine arrivano anche 7 rimorchi che vengono classificati R.331-337. Anche queste forniture sono una divagazione dallo standard deciso da FS per le serie 1000 e 1900. Persino i colori delle unità FSE sono quasi identici a quelli statali: blu e bianco con baffo e fascia rossa. Tutte le Ad sono assegnate al Deposito di Bari ed effettuano servizi su Putignano, Taranto, Martina Franca. Alcune di esse sono ora nei nuovi colori FSE, dove il blu lascia il posto ad un azzurro acceso e il bianco diventa grigio chiaro. Alcune ALn sono state inoltre equipaggiate con impianto di aria condizionata, mentre altre hanno avuto gli intercomunicanti frontali soppressi, stante lo scarso utilizzo.

Contemporaneamente erano in costruzione 6 automotrici commissionate da FSF, che vennero consegnate fra il 1978 e il 79 (foto 19). Immatricolate come ALn.668.013-018, sono identiche alle serie 1000/1900 delle FS in ogni equipaggiamento. La livrea rivestita fino agli anni '90 è stata la classica beige pergamena e verde lichene, poi è arrivata la combinazione argento e azzurro. A metà anni '90 sono state dotate di aria climatizzata con impianto sull'imperiale e hanno figurato come rotabili di punta, prima dell'arrivo di nuove 663, nelle composizioni estive della Freccia Orobica. A queste macchine sono abbinati 8 rimorchi costruiti negli stessi anni da Fiat e TAM Maribor, una controllata della stessa Fiat. Siglati Ln.880.031-038, hanno la cassa identica alle unità motorizzate.

Due nuove automotrici giungono ancora sui binari SV: lungo la linea Bologna-Portomaggiore iniziano i loro servizi nel 1979 le ADn.607 e 608, equipaggiamento e cassa identica alle unità precedenti e quindi alle serie 1000/1900 FS, eccetto per le porte frontali intercomunicanti che qui sono ad anta singola, con un aspetto estetico un pò discutibile (foto 20 e 21). A metà anni '90 la porta singola viene eliminata in favore del classico doppio battente per il quale lo spazio fra i cristalli dei finestrini frontali era già predisposto. Queste unità hanno sempre prestato servizio lungo la linea bolognese, se si eccettua qualche temporaneo prestito ad altre linee SV in caso di revisioni o guasti. Quando la linea bolognese passò a TraRo, poi a Suburbana le automotrici mantennero i colori originali blu e panna ma con uno schema diverso. La FBP le riverniciò nel nuovo schema argento, blu e giallo e le assegnò nuove matricole: sono ora le ALn.668.003 e 004. Con l'arrivo di FER queste macchine viaggiano anche lungo la linea Casalecchio-Vignola, sempre con i colori ex FBP.

Ancora nel 1979 stavolta è il turno della SNFT e della sua linea camuna (foto 22). Le nuove ALn.668.121 e 122 sono fotocopie delle due unità SV viste prima: porte singole frontali con aggiunta di cancelletti estraibili, porte paracentrali. La potenza è maggiore che sulle macchine FS: due motori da 175 kW sono indispensabili per le lunghe arrampicate sulla linea. Dopo aver indossato per decenni il classico colore sociale panna e arancio, vestono ora la livrea regionale lombarda, come segno distintivo del cambio societario avvenuto a fine secolo: la gestione della linea è infatti passata a FNM ora LeNord.

Intanto la Fiat ha iniziato a costruire le nuove 668 serie 1200 per FS. La cassa cambia nell'accesso dei passeggeri. Le piccole porte paracentrali non molto agevoli a smaltire il flusso di salita e discesa dei passeggeri vengono rimpiazzate da un'unica doppia porta centrale. Il resto delle caratteristiche rimane invariato. A questo modello si ispirano quindi le due nuove automotrici costruite fra 1979 e 1980 per la SATTI e la sua Canavesana (foto 23). Immatricolate come ALn.668 D.11 e 12, sono promiscuamente utilizzate insieme alle più anziane sorelle. Senza lode ne' infamia prestano servizio sulla linea di Pont e di Germagnano. Attualmente la D.11 è colorata nei nuovi colori GTT blu e grigio.

Nel 1980 escono di fabbrica 4 automotrici costruite sulla falsariga delle nasciture ALn.668 serie 3000 per FS (foto 24 e 25). Sono esteticamente identiche in tutto, anche nelle prestazioni dei motori. Sono consegnate in una sgargiante livrea completamente rossa e gli vengono assegnati i numeri ALn.2463-2466. Effettuavano servizio principalmente sulla linea di Ciano d'Enza, anche trainando rimorchi più anziani delle Off. Reggiane. Nel 1992 la 2465 è coinvolta in un incidente e verrà ricostruita con un nuovo frontale a 3 finestrini, senza più porte di intercomunicazione. Le unità 2464 e 2466 rivestono da pochi anni nuovi colori con uno schema simile a quello delle nuove automotrici "turche" in servizio presso la stessa società. Attualmente le 2463 e 2464 sono noleggiate a FER per servizio passeggeri lungo la linea Suzzara-Boretto.

Sempre nello stesso anno altre 4 macchine vengono consegnate alla Società Veneta, già in odor di fallimento (foto 26). Contrariamente alla tendenza queste sono allestite ancora con la cassa delle serie 1000/1900 FS, con porte paracentrali. Sono in pratica una replica delle due unità consegnate nel 1979 alla linea della Veneta Bologna-Portomaggiore. Queste sono classificate ADn.605-606 e 609-610, quindi con numerazione a cavallo delle unità consegnate prima. Caratteristiche e aspetto sono uguali alle suddette 2 automotrici. Dopo la SV e tutte le altre società che hanno avuto in gestione la linea Adria-Mestre, ai tempi nostri la ST le ha rinumerate ALn.668.605-606 e 609-610 e le utilizza assiduamente sui binari sociali fino a Venezia.

Ancora la SV protagonista dell'ordine successivo, piazzato per sole 3 unità (foto 27). Saranno consegnate nel 1981 e rappresentavano al tempo le più moderne macchine del parco SV: cassa stile 3000 FS e tipici colori panna, blu e rosso della mitica Veneta. Sono classificate ADn.611-613 e vengono assegnate alla linea Suzzara-Parma. Lì rimarranno anche durante la gestione FPS e ancora sotto la FER. Questa le ha rinumerate ALn.668.611-613, ricolorate nei nuovi colori bandiera e le utilizza lungo la stessa linea (668.611) e sulla Bologna-Portomaggiore e Bologna-Vignola (668.612 e 613).

Un'altra società si affaccia alle commesse Fiat, dopo essersi affidata al mercato dell'usato tedesco e alla gloriosa OM. L'Alifana per la sua linea di montagna - al tempo già l'unica rimasta, quella bassa a 950mm e delettrificata è stata chiusa nel 1976 - cerca mezzi a trazione termica per terminare i noleggi di ALn.556 Breda dalle FS e per dare un pò di respiro alle già anziane ALn.880, in pratica delle 773 con più posti a sedere. L'ordine riguarda 5 automotrici, sul modello 3000 per FS, che verranno consegnate fra il 1981 e l'82 (foto 28). Sono classificate ALn.668 I 9-13 e vengono usate sui servizi diretti su Napoli, insieme ai rimorchi appositamente costruiti negli stessi anni e marcati Ln.880 R.107 e 108. Con l'avvento della società FABN che riunisce Alifana e FBN le automotrici sono state riclassificate ALn.668.005-009.

Il 1983 è l'ultimo anno in cui Fiat fornisce ALn.668 alle concesse italiane, anche perchè impegnata nella costruzione della nuova ALn.663, che in futuro comincerà a popolare i binari FS e anche quelli di molte ferrovie private. La SNFT è ancora cliente, con la consegna di 4 unità sul modello 3000 di FS, porte centrali ed equipaggiamento standard, potenza uguale (foto 29 e 30). Classificate ALn.668.123-126 si sono da subito affiancate alle unità giunte qualche anno prima sulla linea. Nel 1998 l'unità 123 è coinvolta in uno spaventoso incidente frontale con una nuova 663 e viene pertanto demolita. Questo incidente è tra l'altro la causa della cessazione della gloriosa quanto economicamente provata SNFT in favore delle FNM, ora LeNord, che dopo alcuni provvedimenti essenziali alla sicurezza d'esercizio inizia a personalizzare i propri mezzi coi colori bianco/verde già in uso sulla rete milanese.

Le ultime due unità costruite sono le ALn.668.1014 e 1015 per le Ferrovie Padane (foto 31). Anche queste hanno l'allestimento tipico della serie 3000 FS e vengono consegnate con due rimorchi simili immatricolati come Ln.880.312-313. Lo schema di coloritura è leggermente diverso sui frontali, ma i colori rimangono i classici grigio e verde scuro. Sulla 1014 viene provato un nuovo schema molto sobrio che la FER prevede di applicare in futuro a tutte le sue automotrici. Sono assegnate a Ferrara, ma svolgono servizio anche sulla Portomaggiore-Bologna.

Mentre il capitolo acquisti di ALn.668 nuove di fabbrica si chiude qui, negli anni successivi alcune società pensano di rivolgersi al mercato dell'usato. Le prime automotrici 668 noleggiate sono quelle che le FS possono distogliere prima dal servizio per anzianità. Le 1400 fanno al caso di FAS, FBP, FSE e ST. Sulla Sangritana il noleggio dura poco meno di un anno, unità 1410, 1413, 1429 e 1430. Sulla FBP finiscono invece le ALn.668.1405, 1457 e 1446. L'ultima delle tre è stata demotorizzata ed è stata usata come rimorchio. Il periodo del noleggio dura anche qui pochi anni. La quantità di automotrici più elevata e noleggiate per più tempo però è un primato delle FSE, che in varie riprese fra il 1995 e il 2001 ha utilizzato le ALn.668.1409, 1420, 1436, 1437, 1454, 1456, 1464, 1467, 1468, 1469 (foto 01). Ben 10 unità che hanno conservato fino alla restituzione a FS la loro livrea. Alcune di esse sono state formalmente cedute a FSE dopo esser state radiate da FS prima del termine del noleggio. Questo perchè era già in avanzata fase di realizzazione il progetto di utilizzare coppie di ALn.668.1400 per comporre delle unità binate non divisibili, con nuovi motori, interni, frontali e cabine. Nel 2001/2002 le Officine Leon d'Oro costruiscono 5 unità binate usando 10 ALn.668.1400 (numeri 1418, 1439, 1441, 1443, 1445, 1447, 1449, 1450, 1465, 1470). Ogni semiunità è siglata come una singola automotrice, nella serie Ad.120, da 121 a 130 (foto 32). Sono assegnate al DL di Lecce e fanno servizio sulle linee salentine della rete. Anche ST per servizi sui binari sociali e sulla linea Rovigo-Chioggia esercisce attualmente 5 unità serie 1400 e una serie 1700 in regime di noleggio, in attesa dell'entrata in esercizio dei nuovi treni Stadler appena consegnati.

Altre tre 668.1400 cedute da FS sono ricostruite con nuovi motori e interni ad opera della Magliola di Santhià, sul modello della ALn.668.1430R che è stata equipaggiata con motori potenziati, ricolorata in verde chiaro e testata come campione per un nuovo servizio sulle linee della provincia di Biella. Le ALn.668.1442, 1444, 1472 vengono acquistate dalla Ferrovia Alifana (foto 02). Nel 2004 prendono servizio lungo la linea montana nei nuovi colori grigio e blu, sempre in attesa di una elettrificazione che pare ormai una leggenda.    

Le ultime ALn.668 protagoniste di questo articolo sono le 3 unità serie 1600 accantonate da FS, comprate e revisionate dalla FER e ora in servizio sulle linee di Bologna e sui binari FS fra Fornovo, Parma e Fidenza. Le ALn.668.1619, 1627 e 1631 mantenendo gli stessi numeri, interni ed equipaggiamento prestano ora servizio nei nuovi colori bandiera della società romagnola (foto 12).

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